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La rappresentazione femminile nel genere urbano

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La rappresentazione femminile nel genere urbano sta rivoluzionando il mondo del reggaeton e della musica.

Come già scritto in un precedente articolo (leggi QUI), nella latin urban le donne non hanno avuto paura di rompere gli equilibri e hanno abbandonato il ruolo di comprimarie assumendo quello di protagoniste.

La musica, in quanto prodotto della cultura di massa, ha uno stretto rapporto con la società. A causa del patriarcato, nel corso della storia la donna ha avuto un ruolo svantaggiato nel campo musicale, sia come creatrice che come soggetto di rappresentazione. L’evoluzione del femminismo ha apportato grandi cambiamenti, conferendo potere alle donne ed eliminando alcuni comportamenti e pensieri maschilisti in molti settori, compreso in quello della musica. Tuttavia, ci sono generi che sono stati socialmente considerati ‘macho’, come la musica urbana, per l’ipersessualizzazione e l’oggettivazione delle donne.

Al giorno d’oggi, sentire voci femminili nelle nostre canzoni preferite è molto comune, e negli ultimi mesi questa tendenza sì è ancor più accentuata: la voglia ‘del gentil sesso’ di continuare a farsi strada nell’industria musicale e nel genere urbano non accenna ad arrestarsi.

A poco a poco, e con molto sforzo, queste intraprendenti ragazze sono riuscite a vincere la diffidenza e ad essere riconosciute a livello internazionale. Quando si parla di grandi esponenti urbani vengono citati nomi di Daddy Yankee, Don Omar, Wisin, Yandel, Arcángel e Bad Bunny, a cui adesso doverosamente dobbiamo aggiungere quelli delle fuoriclasse Rosalìa, Becky G, Natti Natasha, Anitta, Karol G, e Shakira che, come i colleghi maschi, stanno facendo incetta di premi e collezionando numeri da capogiro.

“Per me è sempre stato molto importante dimostrare con assiduità e costanza, in molti momenti e palcoscenici diversi, che non c’erano differenze tra donne e uomini nella musica”, ha detto Natti Natasha, che è considerata una delle pioniere del movimento.

Tuttavia c’è un’ondata di cambiamento nella rappresentazione femminile nel genere urbano

Recentemente nuove artiste stanno mettendosi in mostra, come le portoricane Chesca, PaoPao, RaiNao, e Young Miko, le argentine Cazzu, Emilia Mernes, María Becerra, La Joaqui, la dominicana Tokischa.

“Tutti i brani di Chesca riguardano l’emancipazione femminile”, ha riferito l’interprete in una precedente intervista in cui ha detto che è molto importante sostenere le donne.

Tutte queste artiste hanno qualcosa in comune, e vale a dire che sono diventate un modello e una rappresentazione del genere femminile in tutto il mondo. Sebbene provengano da paesi e contesti diversi, hanno sempre cercato di realizzare i propri sogni e farsi largo in uno spazio industriale che, sebbene sia cambiato negli ultimi anni, è ancora guidato principalmente da uomini con testi grotteschi e misogini che riflettono la società in cui viviamo ancora. Ecco perché è così importante che cantanti come quelle che abbiamo menzionato e molte altre come Greeicy, Tini Stoessel o Lola Índigo portino contenuti più freschi, che conferiscono potere alle donne, parlano della loro emancipazione, e iniziano a superare poco a poco quel maschilismo assai diffuso nella nostra cultura.

La rappresentazione femminile si è estesa in tutti i comparti della musica

Esattamente come sul palco, la rappresentazione femminile si è allargata anche ad altri ambiti. Elena Rose, ad esempio, è una delle cantautrici dietro diversi successi come Tattoo di Rauw Alejandro.

“Mi piace essere ispirata da tutto ciò che mi circonda […]. Credo nel potere della parola, quindi mi concentro molto su quello che dico, su come lo dico”, ha spiegato.

Oltre a cantautrici e cantanti, le donne hanno raggiunto ruoli chiave come quelli di dirigenti di etichette discografiche e di manager di artisti.

“La rappresentanza femminile all’interno dell’industria musicale è importante per continuare a testimoniare l’evoluzione che stiamo vivendo in questi tempi, dove ogni giorno che passa ci sono sempre più ragazze che occupano i primi posti nella musica, carriere musicali e aziende che sono gestito da donne”, ha dichiarato Nanette Lambboy, editore e CEO di Artist Solutions.

Allo stesso modo, la vicepresidente di Sony Music Latin, Tuti Bou, ha assicurato che la presenza nel settore è cresciuta grazie al fatto che molte donne hanno occupato posizioni dirigenziali.

“Il mondo si evolve e noi andiamo di pari passo. Ci sono molte alternative nel settore per le donne, non solo per le artiste, ma ci sono molte aree in cui puoi lavorare come le pubbliche relazioni, la produzione, e il marketing”, ha affermato Bou.

La rappresentazione femminile nel genere urbano e reggaeton.

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