Antesignano in prima linea nel movimento urbano latino, sembra che nessuno possa arrestare la corsa di Jhay Cortez che è tornato con Kobe en LA, due settimane dopo il grande exploit di Dakiti con Bad Bunny.
La canzone parla dell’enorme orgoglio che Jhay prova nei confronti della sua carriera, avviata verso un clamoroso successo, e di cosa questo significhi per lui non solo come artista, ma anche per quello che rappresenta da portoricano. Allo stesso modo in cui il nome Kobe (Bryant) ha un grande significato per la città di Los Angeles, Jhay condivide il suo successo con il luogo da cui proviene.
Kobe en LA è una fedele testimonianza del suo duro lavoro e della sua tenacia, che hanno aperto la strada a una carriera musicale che lo ha portato a battere molti record. Dall’età di 15 anni ha iniziato a farsi largo nella latin urban abbattendo ogni barriera e creando innumerevoli brani per famosissimi artisti. Queste hit gli hanno portato riconoscimenti e premi a profusione, celebrandolo come fenomeno mondiale.
Insieme al video, questa canzone è diversa da qualsiasi cosa a cui siamo stati abituati dal mondo della musica latina. Veramente sperimentale, Kobe in LA mostra che Jhay non è solo un artista, ma anche un visionario innovativo e psichedelico, come pochi altri ce ne sono in giro.
Scritta dallo stesso 27enne e prodotta da M. de la Cruz, Tainy e Masis, la traccia ha una durata totale di sei minuti carichi di originalità. Quindi attraverso di essa, Jhay consolida ancora una volta la sua posizione di visionario, sfidando costantemente le regole e spingendosi oltre i confini.
La novità è accompagnata da un video girato a Miami da Fernando Lugo.
A seguire Jhay Cortez – Kobe en LA:
Altre notizie su Jhay Cortez
Bad Bunny in Dakiti con Jhay Cortez lancia un messaggio molto enigmatico
La quarantena ha stimolato molto Jhay Cortez che è tornato con Dime A Ve
Medusa é la collaborazione partorita da Jhay Cortez, Anuel AA, J Balvin